Tastardi: la storia dell’azienda

“Luciano Italian Ceramic” ha alle spalle una lunga storia caratterizzata dal connubio di tradizione e innovazione, nodo inscindibile che ha accompagnato tutte le stagioni artistiche coniugate con le esperienze illuminate di imprenditoria commerciale.

LUCIANO Sr… il fondatore

‘’Luciano”, nome d’arte di Lamberto Tastardi, nasce vicino Salerno il 4 aprile 1925.

Fin da giovanissimo dimostra un’innata abilità nel disegno; frequenta la scuola di ceramica di Salerno sotto la guida dell’illustre prof. Renato Rossi. Sarà quest’ultimo, una volta terminati gli studi, a raccomandarlo con una lettera di presentazione al più grande produttore di ceramiche salernitano, Umberto D’Agostino, presso cui inizia subito il suo apprendistato. Dal ’40 al ‘55 diventa uno dei migliori decoratori dell’‘’Ernestine’’, per la quale dipinge i decori più complessi e altresì della ”Musa” di Vietri che, trasferitasi a Roma, poco dopo, lo vuole a tutti i costi come capo della decorazione.

Dopo aver scelto di restare a Salerno, nel 1955 inizia l’attività in proprio fondando insieme, a sua moglie Rina, “Creazioni Luciano”.

Il termine creazioni rispecchia da subito lo spirito poliedrico di Luciano che sente l‘esigenza di spaziare a tutto tondo in vari settori creativi: moda, stoffe, ceramica, bigiotteria, metalli smaltati.

Le Stoffe e la bigiotteria

Nel ’55, intuita l’importanza che andava acquisendo la moda in Italia, comincia a produrre stoffe, tendaggi e capi di abbigliamento tutti rigorosamente dipinti a mano e, in piena sintonia con lo spirito sperimentale dell’epoca, sviluppa principalmente tre filoni stilistici decorativi.

Nel primo mette a frutto l’esperienza nella decorazione della ceramica fatta di pennellate rapide, uniche e decise a cui appartengono i soggetti con motivi floreali e marini, la raffinata serie dei “vasi greci” e quella ispirata alla vivacità cromatica dei dipinti di Raoul Dufy.

Nel secondo le tracce gestuali delle pennellesse piatte, col loro affievolirsi, diventano spunto per ordire fantasie geometriche monocromatiche, talvolta dal sapore “optical”.

Nel terzo Luciano mette a punto un proprio metodo di ”stampaggio manuale”: costruisce dei “timbri” montando camere d’aria di vecchi pneumatici su manici di legno che, intinti nei colori e pigiati sulle stoffe, creano splendide e diversificate fantasie dal carattere “informale” ed astratto.

Tra il ’62 e il ’64 espone le sue stoffe nelle maggiori mostre di alta moda italiana; ad esempio al SAMIA di Torino presenta la sua collezione moda-mare che riscuoterà successo tra le boutique internazionali. Inoltre, collabora con prestigiose case d’alta moda di Roma: le Boutique di Shubert e le sorelle Fontana. Nel 1966 partecipa al MITAM di Milano dove cattura l’attenzione del celebre architetto Giò Ponti che si interessa alle sue stoffe, in particolare a quelle astratte, e gli propone una pubblicazione sulla rivista “Domus”.

Parallelamente si dedica alla produzione di bigiotteria in ceramica e metalli smaltati e nel 1970 vince la medaglia d’oro alla IV edizione della mostra “Mare Moda Capri” in questa categoria.

”Le ceramiche e il “new cloisonné”…

(alla ricerca di un suo prodotto originale)

Contemporaneamente alla produzione di stoffe, dismessa intorno al ’67 per i problemi legati alla tossicità dei vecchi colori utilizzati per tingerle, Luciano dal ‘55 compie numerose sperimentazioni nel campo della ceramica cui seguiranno molteplici tecniche innovative. Quest’ultime lo collocano come antesignano e promotore dell’unica ceramica alternativa presente sul territorio in quegli anni alla tecnica di produzione “vietrese” allora imperante e di cui, solo oggi, la grande diffusione di modi simili di fare ceramica ne attestano lo sguardo lungimirante.

Le serie a fondo scuro, la “maniera nera”

Nella “maniera nera”, l’argilla bianca viene ricoperta da uno strato di colore nero e, come nei vasi greci, graffita con un punteruolo che ne scopre il disegno bianco. Le piastre di piccole o grandi dimensioni vengono poi ricoperte da smalti vivaci, talvolta sovrapposti o anche “materici” che, in fusione, durante la cottura, creano effetti adatti a rappresentare motivi fantastici come le sirene bicaudate, il mondo delle profondità marine o i pavoni d’ascendenza orientale.

Gli smalti colati, serie con colature

La” maniera nera” è d’ispirazione nella produzione di una notevole quantità di oggettistica a ”Colature” dove gli smalti sovrapposti colando in cottura sulle pareti verticali creano sgargianti effetti informali capaci di simulare, anche, ‘’pietre dure’’ con cui adornare la bigiotteria.

Il vetro a grosso spessore

Le ceramiche con “vetro a grosso spessore” sono contraddistinte dall’utilizzo d’un corpo in terraglia bianca, ma più spesso in refrattario, per sopperire alle forti dilatazioni del corpo vetroso sovrastante su cui vengono apposti colori, smalti ed infine una grana vetrosa molto spessa. I pezzi, talvolta con motivi impressi nell’argilla o dal disegno in manganese “filettato”, possono essere legati a una certa figurazione o suggerire il senso d’una fantasia astratta. Caratteristica di questo processo è, anche qui, data dalla casualità concessa agli smalti e ai colori di fondersi in libertà durante la cottura in modo tale da provocare sbavature e contaminazioni cromatiche tali da rendere ogni pezzo unico.

Le ceram-vetrate

È in questa serie che Luciano, subendo la fascinazione delle antiche vetrate artistiche, introduce il “disegno a rilievo”. Servendosi di un bulino, comincia ad incidere a mano profondi solchi nel gesso. Poi, adoperando l’argilla bianca, prova e riprova a calcarla negli stampi incisi ricavandone dei pregevoli pezzi rettangolari o sagomati dal disegno a rilievo ‘’tutto chiuso’’ e fortemente rialzato, che ricorda concettualmente la “piombatura” delle vetrate. I rilievi così realizzati separano tante piccole cavità dentro cui far colare i colori e gli smalti che si adagiano nella parte più bassa. Sovrappone, infine, le “grosse graniglie vetrose” che spianandosi dopo la cottura mostrano attraverso uno spesso strato di vetro ad effetto “ghiaccio spaccato”, un bellissimo disegno chiaro e deciso dentro il quale i colori si riverberano nelle spaccature del vetro.

Il new cloisonné

La serie “Ceram-vetrata” rappresenta qualcosa di veramente nuovo e unico; purtroppo, a causa delle grosse graniglie vetrose alcuni pezzi non resistono alla cottura. Luciano le elimina e modifica la sua tecnica: incide a mano nel gesso disegni meno profondi e, finalmente, nel 1967 mette a punto quello che lui chiamerà “New Cloisonné”, qualcosa che assomiglia molto al cloisonné dell’oreficeria, ma realizzato con la ceramica. I nuovi manufatti, tutti realizzati con l’argilla bianca, sono contraddistinti da un disegno a rilievo alto tanto quanto basta a contenere i nuovi smalti vetrosi utilizzati in quegli anni, le “cristalline colorate’’ craquelé, messe ad opera una ad una a mano con l’ausilio di alcune perette nel secondo fuoco, dove si stendono perfettamente rivelando quell’aspetto dai colori trasparenti, lucidi e brillanti che ricercava da tempo.

Luciano possiede ora un suo prodotto originale; crea un vasto campionario con soggetti mediterranei tra cui spicca la serie “Casette Mediterranee”, ispirata agli scorci verticali delle case arroccate sulle scogliere di Capri o della “Divina Costiera” tra Amalfi e Positano.

La nuova tecnica d’arte ceramica lo rende riconoscibile prima in Italia, poi all’estero; riceve numerosi premi ed attestati di stima da parte di grandi personaggi come Irene Kowaliska, madre di gran parte dell’iconografia vietrese, che gli dona delle foto dei suoi disegni affinché potesse trarne ispirazione per una nuova serie a rilievo, ed è così che nascono le “scenette”, piccoli spaccati poetici di vita quotidiana animati da pescatori e pastorelli.

“Creazioni Luciano” espone i suoi pezzi nelle grandi fiere italiane dedicate all’articolo da regalo come la Mostra di Alto Artigianato Artistico di Spoleto per la ceramica, dove dal ‘67 al ‘69 vince la medaglia d’argento e alla mostra dell’Artigianato Internazionale di Firenze, dove dal ’70 al ’72 si aggiudica la medaglia d’oro per la serie casette mediterranee e il titolo di miglior souvenir.

I nuovi pezzi appaiono su numerose pubblicazioni di alto artigianato italiano; l’azienda si consolida diventando leader nel campo della ceramica a rilievo e si apre alla fine degli anni Settanta ai mercati internazionali, esportando prevalentemente negli Stati Uniti per Robert Lo Forti e per Jerry e Sally di Fancifuls inc. che gli commissionano una linea di disegni su misura per gli States, una serie dal carattere naif che si rifà a la vita quotidiana americana: nascono le “scenette americane” e le “casette vecchia america”.

Nel 1981 la Shino Toseki International di Osaka lancia la sua linea per il Giappone al Gift Fair di Tokyo.

Nel 1982 la Camera di Commercio di Salerno lo premia con una Medaglia d’oro come personaggio maggiormente distintosi in campo economico.

I numeri e lettere civiche componibili

Un’altra fantastica intuizione risale alla fine degli anni Settanta, quando Luciano, approfittando del suo “processo a rilievo’’, introduce la geniale novità dei numeri civici componibili. Realizza per primo delle piastrelline modulari riproducenti i singoli numeri da zero a nove corredate da cornici laterali e adornate da piccole roselline “liberty” completamente personalizzabili. Le piastrelle, dapprima in formato “large”, vengono ristrette su suggerimento dei clienti americani abituati a numeri civici molto lunghi e la serie estesa a tutte le lettere dell’alfabeto così che ognuno potesse comporre parole o il nome della propria villa. La serie con roselline “liberty” e, poi, quella con “limoncini” diventano immediatamente un successo commerciale, un articolo cult noto in tutto il mondo, imitato da un numero imprecisato di produttori, ma di cui Creazioni Luciano rimane leader nel mondo.

La ceramica rilevo con gli smalti matt

La ricerca di “Creazioni Luciano” non si ferma e nel 1983 mette a punto la nuova tecnica a rilievo satinata “Ceram-Satin”, avvalendosi della collaborazione di uno staff eccezionale che vede impegnati principalmente i suoi figli, Luciano Jr. e Roberto che, già dall’84, si dedicano alla continuità di questa tradizione familiare occupandosi il primo della direzione aziendale, l’altro di quella artistica. In più di trenta anni hanno arricchito la manifattura con significative innovazioni produttive e centinaia di decori che spaziano dai semplici souvenir alle piastre di grandi dimensioni. Luciano Jr. rappresenta l’anima manageriale dell’azienda, ove apporta significative innovazioni in tutti i settori. Roberto, animato dalla stessa passione paterna, diventa il nuovo disegnatore e anima artistica della manifattura, a cui il padre affiderà, d’ora in avanti, tutte le incisioni più complesse, le tecniche e i segreti.

L’azienda, inoltre, può vantare all’interno del suo organico la presenza di Antonio D’Arienzo, il miglior modellista e formatore del territorio, allievo di Becher il tedesco, e il professor Ugo Bruno, ottimo decoratore e grande esperto di formule chimiche, due amici di gioventù di Luciano insieme ai quali aveva lavorato da ragazzo tra l’”Ernestine” e la “Musa”.

Infine dispone di un’enorme squadra di decoratori a perette allenatissimi, nonché altre maestranze cresciute all’interno dell’azienda fin da ragazzi.Il know-how è al massimo, l’azienda espone in quegli anni regolarmente al Gift di Firenze e al Macef di Milano, spaziando dai piccoli souvenirs, presenti anche negli shop degli Uffizi e del Colosseo, ai numeri civici componibili, agli oggetti di ogni foggia, alle grandi piastre paesaggistiche e piatti artistici ricchi di dettagli in tutte le finiture possibili, da quelle sgargianti lucide e vetrose a quelle matt dalle nuances pastello.

Nel 1991, Luciano avvia una collaborazione nata dalla grande amicizia con Monsignor Carucci, sovrintendente del Museo Diocesano di Salerno, iniziando la riproduzione in ceramica, dalla finitura matt, del prezioso ciclo eburneo salernitano degli “Avori del Nuovo Testamento” risalenti all’XI e XII sec. introducendo la produzione nel settore degli articoli museali.

Invitato all’esposizione delle “Colombiadi” americane nel ‘92, esporrà la serie degli “Avori” assieme alla serie “Monumenti d’Italia” in ”Piazza Italia” al “Discovery of Italy” di New York dove riceve apprezzamenti dalla Sig.ra Matilde Cuomo, moglie del governatore.

Luciano muore il 21 ottobre 2018 all’età di 93 anni e riposa a San Cipriano Picentino, suo paese natale.

Roberto Tastardi, Art Director

Roberto Tastardi nasce a Salerno nel 1967.

Figlio di uno dei più importanti ceramisti italiani, Luciano Sr, fondatore nel 1955 della storica azienda di ceramica ‘’Creazioni Luciano’’.

Roberto si forma artisticamente tra il Liceo Artistico di Firenze, attraverso gli insegnamenti del maestro Mario Nuti, e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, con i maestri Armando De Stefano e Bruno Starita, dove consegue il Diploma in Pittura nel 1989 abilitandosi all’insegnamento delle discipline pittoriche.

Sin dagli anni Ottanta inizia a lavorare stabilmente con il padre, il quale gli trasmette amorevolmente il suo sapere e le tecniche; particolarmente fruttuoso è il contatto quotidiano con Antonio D’Arienzo il miglior modellista e formatore del territorio, allievo di Becher il tedesco, e il professor Ugo Bruno ottimo decoratore e grande esperto di formule chimiche, due amici di gioventù di Luciano Sr.

Dal 1984 è disegnatore, incisore e direttore artistico presso la storica azienda di famiglia “Creazioni Luciano”, oggi ‘’Luciano Italian Ceramic srls’’ della quale rappresenta l’anima artistica.

L’impresa acquisisce, così, una nuova freccia nel proprio arco: i disegni divengono sempre più articolati, i bulini autoprodotti si moltiplicano e realizza numerosi quadri paesaggistici in ceramica dalle tinte matt.

Roberto attualmente è l’unico incisore vivente di gesso a mano, capace di realizzare disegni particolarmente complessi con la tecnica del cloisonné ceramico, una tecnica, messa a punto dal padre Luciano Sr sul finire degli anni Sessanta, che assomiglia molto al cloisonné dell’oreficeria.

Le continue uscite domenicali con il padre tra la ‘’Divina Costiera’’, Capri e Ischia, le passeggiate tra i caseggiati in stile moresco e le cupole maiolicate di Positano e Amalfi, hanno dato vita ad un legame viscerale tra Roberto e il paesaggio tipico mediterraneo, il quale rappresenta, tutt’oggi, una costante inconscia che rispunta ciclicamente nei suoi lavori.

Questo humus culturale ha reso Roberto un artista dalla personalità eclettica. Nelle sue opere mescola l’eredità paterna con una visione personale, moderna e improntata alla sperimentazione: la ceramica a rilievo, il vetro a grosso spessore, gli smalti materici matt o lucidi della tradizione s’integrano con le nuove esperienze del raku leggero, della terra sigillata e dei lustri metallici, le splendide finiture in oro e argento.

Nel 2002, nel solco di ‘’Creazioni Luciano’’, fonda assieme al fratello Luciano Jr ‘’Tastardi Tiles’’, specializzata nella produzione di ceramiche da rivestimento e pavimentazione d’alta qualità mescolando le tecniche produttive della manifattura originaria, il “rilievo, con le decorazioni manuali. Parallelamente, prosegue la sua personale ricerca artistica, realizzando centinaia di decori, opere d’arte e di design con i quali partecipa a diverse collettive e fiere internazionali di settore.
Di particolare rilievo è il pannello di 300X70 cm raffigurante la “Traslazione del corpo di Sant’Andrea” del 2004, commissionatogli dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, murato all’esterno della cripta del Duomo di Amalfi.

L’intera ricerca artistica di Roberto Tastardi si fonda sull’indagine continua e personale del legame fra antico e moderno in continuità con la lezione del grande artista vietrese Guido Gambone, a cui Roberto si riferisce e del quale ammira la sua capacità di sdoganare la ceramica dal ruolo storico, millenario, di oggetto d’uso quotidiano.

Roberto tenta di riportare in ceramica tutte le sue esperienze artistiche, dalla pittura, all’incisione, alla scultura e parallelamente alle lavorazioni tradizionali perpetuate attraverso la direzione artistica del brand familiare. Attraverso il suo progetto personale ‘’Terra d’artista’’, si cimenta in nuove esperienze, che talvolta approcciano al design e ad opere innovative come il pop concettuale, la figurazione onirica e sperimentazioni tra calcografia, pittura e scultura. Rientrano all’interno di questo progetto i suoi ritratti in grandi dimensioni di John Lennon e Bob Dylan, risultato della combinazione fra la tradizione del mosaico e i pixel delle immagini digitali.

Luciano Jr. Tastardi, CEO

Luciano Jr. nasce a Salerno nel 1964, primo figlio di Rina e Luciano Sr, uno dei più importanti ceramisti italiani e fondatore nel 1955 della storica azienda di ceramica ‘’Creazioni Luciano’’.

Fin da piccolo frequenta insieme ai due fratelli l’azienda artigianale dei suoi genitori, incuriosito dalla produzione.
Arrivato all’adolescenza si dedica all’attività di famiglia, soffermandosi in particolare sui processi di lavorazione e produzione, che cura con scrupolosa attenzione. Parallelamente si affaccia, attraverso gli insegnamenti della madre Rina, alla gestione del sistema contabile e amministrativo.

Nell’82 si diploma in ragioneria, entrando così nel vivo dell’azienda familiare; suo padre Luciano Sr si occupa della sua formazione, facendogli accumulare esperienza nelle diverse fasi produttive partendo dalla formatura alla foggiatura, alla rifinitura, fino alla invetriatura e cottura.

Acquisisce così pratica e, attraverso il suo vivace spirito d’osservazione, riesce ad ottenere, forte dell’esperienza conseguita in gioventù lavorando gomito a gomito con operai esperti, il miglioramento delle capacità produttive dell’azienda ottimizzando le varie fasi produttive.

Sin dagli anni Novanta svolge il ruolo di manager dell’azienda e si occupa della promozione del marchio storico presenziando a tutte le principali manifestazioni fieristiche dell’artigianato, come il Florence Gift Mart, il Macef di Milano e il Maison Objet di Parigi.

Lo sguardo attento, meticoloso, volto alle principali tematiche dell’attualità, lo conduce alla realizzazione di nuovi impianti di fornitura ed energia, i quali hanno condotto l’azienda su una strada più sensibile e attenta all’ ecologia, attraverso la riduzione dei costi delle utenze e una sempre maggiore attenzione agli standard normativi di sicurezza del lavoro.

Oggi Luciano, oltre che socio assieme a suo fratello Roberto, è l’anima manageriale dell’azienda e amministratore unico di ‘’Luciano Italian Ceramic srls’’, società che nasce sulle impronte della società storica ‘’Creazioni Luciano’’ e oggi si dirama in differenti marchi, ‘’Creazioni Luciano’’, ‘’Tastardi Tiles’’, specializzata nella produzione di ceramiche da rivestimento e pavimentazione e infine “Luciano Ceramic Tileworks”, specializzata in rivestimenti e arredi dall’estetica sinuosa e floreale tipica dell’Art Nouveau.

Negli ultimi anni Luciano si è dedicato all’avvio di un nuovo percorso commerciale sfruttando le nuove potenzialità del web e del mercato dell’ e-commerce